5 ingredienti tipici piacentini che (forse) non conoscevi

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Conosci l’espressione “roba de Piasensa”?

Si utilizzava nell’antichità per descrivere la bontà di una portata, specialmente se si trattava di formaggi o salumi.

Apprezzata fin dal medioevo, la cucina piacentina si è sempre distinta per la sua prelibatezza e per la grande varietà di prodotti agricoli e ricette che uscivano dalle cucine della città e dalle sue campagne.

Pur essendo una cucina proveniente direttamente dalla terra, infatti, ha goduto dell’influenza sia della gastronomia di campagna che di quella delle famiglie nobiliari di Piacenza che hanno contribuito a rendere gli ingredienti raffinati e speciali.

Così speciali da essere addirittura considerati degni delle corti Reali! Pensa che nel XVIII secolo il cardinale piacentino Giulio Alberoni, primo ministro di Spagna sotto FIlippo V, riforniva la corte spagnola di prodotti del Piacentino, adorati dalla Regina Elisabetta Farnese.

E anche noi con lei non possiamo che amare questi prodotti che sanno di casa, che hanno il sapore rotondo di un lavoro affinato negli anni per diventare sempre più preciso e gustoso.


Proprio per questo nel nostro catering trovi spesso ricette antiche e prodotti del territorio, dalla carne a km 0, alle verdure, ai salumi, che ci teniamo ad utilizzare non solo per una questione di sostenibilità, ma anche perché crediamo che rendano il gusto dei nostri piatti davvero unico.

Ecco alcuni degli ingredienti che noi dell’Anticatering amiamo maggiormente e che utilizziamo nelle nostre ricette, rielaborando la tradizione per esaltare i gusti della nostra terra e valorizzarli al massimo.

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Tre salumi dop: coppa pancetta e salame

La triade perfetta dei salumi piacentini è proprio questa,

Cresciuta nel territorio già dai tempi del medioevo, l’arte norcina e la pratica di lavorazione delle carni suine era così importante che si può ritrovare persino in due mosaici tematici risalenti al XII secolo, che si possono ammirare nel pavimento della chiesa di San Savino a Piacenza e in quello della chiesa di San Colombano a Bobbio.

In entrambe le opere troverai il calendario zodiacale, all’interno del quale, per ciascuna stagione, sono indicati i relativi lavori della campagna. Il mese di dicembre, quello più freddo, è dedicato alla lavorazione delle carni di maiale e alla stagionatura.

Solo i salumifici ubicati nella Provincia di Piacenza possono produrre i salumi piacentini D.O.P.: Coppa piacentina DOP, Pancetta piacentina DOP e Salame piacentino DOP.

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Robiola Piacentina

Una squisita formaggella di pecora da mangiare fresca, mantecata con latte, zucchero, vino bianco secco o grappa o cognac, tenuta sotto vetro a marinare, finchè i sapori non si fondono tra di loro e il formaggio diviene deliziosamente piccante e saporito.

Cacio del Po

Il cacio del Po è un formaggio prodotto con latte vaccino della zona di Monticelli d’Ongina in provincia di Piacenza. Ha un gusto dolce di latte, con una persistenza leggermente amara sul fondo, e dona ai piatti una cremosità ed un sapore unici!

L’occhiatura, cioè i buchetti della pasta del formaggio dipendono dal clima in cui avviene la stagionatura, in inverno saranno più piccoli e legegri, mentre in estate, quando la fermentazione è più veloce, saranno più grandi e allungati.

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Miele Piacentino

La realtà degli apicoltori nella nostra zona è estremamente importante.

Nella nostra zona si producono miele millefiori, di acacia, di castagno, di tiglio, di tarassaco e di erba medica, da api allevate esclusivamente sul territorio, che lo rendono davvero unico, introvabile altrove e uno dei migliori nel mondo.

L’Aglio Piacentino

Il vero Aglio Piacentino è coltivato nelle sole province del  nostro territorio da generazioni. È considerato una delle migliori varietà del nostro paese, conosciuto in Italia e all’estero. 

L’aglio Piacentino è inconfondibile per il suo profumo marcato, per l’aroma e sapore caratteristici e per la sua ottima conservabilità.

Sapevi che è anche curativo? Tra le innumerevoli proprietà salutari che esso possiede annovera anche un forte potere antisettico già noto nell’antichità, infatti i medici usavano delle mascherine imbevute di succo d’aglio per proteggersi dalle infezioni ed ancor oggi è in uso nella medicina popolare ed è ingrediente di numerosi prodotti erboristici, per le sue virtù antiparassitarie, antifungine e antiossidanti.

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